giovedì 1 marzo 2012

Canederli allo speck (knodel)







  • Piatto tipico della cucina delle Dolomiti.
  • I canederli si fanno col pane raffermo, e rotto a pezzi. io mi trovo bene anche con il pangrattato.
  • Preparo l’impasto col frullatore, con la lama di plastica, è più rapido.
  • Si possono anche bollire in acqua salata, ma nel brodo di carne sono più buoni.

Ingredienti
Per 2-3 persone:
pane bianco raffermo
100 gr speck
mezza cipolla
burro, latte
2 uova
farina
prezzemolo, erba cipollina
sale, pepe
brodo di carne

bue alla moda








il bue alla moda è una ricetta che presentano sia l'Artusi che Carnacina

io la alleggerisco usando il guanciale di manzo a tocchetti invece di un un pezzo intero di spalla lardellato. il guanciale contiene molto collagene e la carte diventa saporita e tenerissima. nella ricetta originale ci sarebbe anche uno zampetto di vitello tra gli ingredienti, che io sostuisco con 2-3 tavolette di brodo di zampetto surgelate.


lo presento con un tagliere di polenta e un tegamino di funghi trifolati con aglio, prezzemolo, estragon, un'ombra di farina, sale, pepe, olio, burro.

baccalà alla provenzale










Rivisitazione da “il Cacciucco” di Maria Nencioli. Come si cucina il pesce, 1964



Ingredienti:
un pezzo di baccalà sotto sale
carota, sedano, cipolla, aglio, prezzemolo, porro. Pomodorini pachino. Un limone.
alloro, timo, basilico, pepe.
olio d’olìva, burro, vino bianco secco.
pangrattato.


Dissalare il baccalà per non meno di 36 ore, o cambiando l’acqua molto spesso o, meglio, tenendo sempre aperto un filo d’acqua corrente.
Tagliarlo a pezzi e metterlo in una casseruola con acqua. Da quando bolle, lasciare 6-7 minuti, anche 10 se lo si desidera tenero.
Accendere il forno (a 180° se ventilato, calore sopra e sotto).
Nel frattempo tritare (non finissimo): aglio, prezzemolo, carota, sedano, cipolla, porro.

Mettere in una pirofila da forno un giro d’olio e disporvi i pezzi di baccalà.
Al di sopra, disporre le verdure tritate.
Aggiungere un po’ di timo, qualche foglia di alloro e di basilico.
Aggiungere qualche pomodorino pachino tagliato in 4.
Aggiungere qualche fetta di limone senza la buccia (non eccedere).
Un po’ di pepe, un giro d’olio, e infornare.

Dopo una mazz’oretta, estrarre la pirofila e aggiungere un po’ di vino bianco.
Dopo altri 20’, spolverizzare di pangrattato, aggiungere qualche fiocchetto di burro, e passare al grill per 5’.
Al momento di servire, strizzarvi sopra il succo di mezzo limone.

aucuba-aucuba japonica variegata








Tortelloni di ricotta, biete e spinaci alla modenese.






ingredienti per 4 persone:
1 kg tra spinaci e bietole
Ricotta “puina”, cioè di pecora, di tipo abbastanza consistente, 150 gr circa
Formaggio parmigiano reggiano 250 gr circa
Sale, pepe, noce moscata
1 uovo
burro
foglie di salvia
per la pastella:
3 hg di farina 00
sale, olio, 3 uova
  •  Io i tortelli li faccio così, e vengono buoni. Ne esistono però centinaia di versioni in tutte le regioni d’italia.
  •  Il ripieno è più buono se preparato il giorno prima e lasciato in frigo a riposare, coperto con una pellicola. La quantità di ricotta e grana è variabile e dipende dal gusto individuale.

pensiero del giorno




pensiero del giorno
se proprio ti devi preoccupare...
Preoccupati piu del tuo carattere che della tua reputazione.
Perche il carattere e ciò che tu sei,
la reputazione ciò che gli altri pensano tu sia.
John Wooden

tempo






l tempo è l'essenza della vita.
fai tesoro di ogni istante.
margaret mitchell, via col vento

braciole alla contadina con patate






piatto semplice, molto gustoso, rivisitato dalla cucina tradizionale modenese.

ingredienti:
braciole di maiale
sale, pepe,
aglio, rosmarino, salvia
olio extravrgine di oliva, burro,
vino bianco alle erbe Vinchef
brodo di carne
patate
formaggio parmigiano reggiano

trofie al pesto


ricetta trofie al pesto liguria





ingredienti:
basilico ligure
sale grosso
pinoli
aglio, meglio se fresco
olio extravergine d'oliva della liguria
parmigiano reggiano, pecorino romano, in ragione di 2 a 1, tritati fini
1 patata piccola, un pugno di fagiolini
trofie o linguine o trenette

  • Il pesto alla genovese si fa col basilico ligure, che fuori liguria non si trova quasi mai. il basilico in vendita ha un fondo di menta, ma pazienza. se quello vero non si trova, non possiamo inventarlo.
  • e si fa nel mortaio di marmo con il pestello di legno d'ulivo. ormai tutti quanti usano il frullatore per comodità, e onestamente viene bene lo stesso. noi però siamo tornati al mortaio.
si mette nel mortaio il basilico mischiato al sale grosso (così mantiene il colore vivace), e si comincia a pestare. dopo che è schiacciato, si ruota il pestello contro le pareti del mortaio e si continua a ruotare, aggiungendo, poco alla volta, aglio tritato, pinoli, i due formaggi. quando è ben amalgamato, si comincia a versare l'olio poco alla volta, sempre girando col pestello contro le pareti del mortaio, finché non diventa morbido e ben amalgamato. coprire con pellicola il pesto perché non diventi "nero" mentre l'acqua della pasta bolle.
  • ci sono due scuole. alcuni tostano i pinoli, altri no. io li metto al naturale.
mettere a bollire l'acqua, salare poco, e farvi cuocere una patata tagliata a cubetti piccolini. dopo un pò aggiungere nell'acqua i fagiolini tagliati a tocchetti. e subito dopo versare la pasta. prima di scolare la pasta, salvare un bicchiere di acqua di cottura.
scolare, versare in una terrina, aggiungere il pesto, mescolare bene aggiungendo poco a poco l'acqua di cottura finché ne serve.

parmigiana di melanzane






* foto AGRODOLCE. prossimamente sostituita con la foto originale.

piatto tradizionale della grande cucina napoletana

ingredienti:
1 mozzarella vaccina
cioccolato fondente di copertura.
1 melanzana
2 uova
sale grosso
formaggio grana
passata di pomodoro
olio d'oliva
basilico
sale, pepe

risotto zucca, patè e aceto balsamico




da una ricetta di Annamaria B.
grande cuoca non professionista della nostra zona

Ingredienti:

riso carnaroli, 70-80 gr a persona
olio, burro, sale, pepe,
brodo di carne leggero, vino bianco secco
scalogno

un pezzo di zucca
porro, erba cipollina
un vasetto piccolo di patè d’oca
aceto balsamico tradizionale di modena.

carciofi di micol. ricetta rapida





pulire i carciofi. togliere le foglie esterne dure. se hanno le spine tagliare tutta la parte spinosa. spingere su un piano perchè si aprano.
togliere il fieno all'interno con un coltellino. tagliare i gambi, pelarli, e tagliare a tocchetti.

mettere i carciofi a bagno nell'acqua con spremuto un pò di limone, perchè non anneriscano.

mettere nel frullatore prezzemolo e aglio e tritare. io ci metto anche un pò di nepitella o di menta.
aggiungere sale pepe olio e girare ancora.

prendere i carciofi dall'acqua, scolare, e riempire tra le foglie col composto.

mettere in un tegame dove stiano di misura, dritti in piedi, con un pò d'olio d'oliva. aggiungere anche i gambi.
aggiungere un bicchiere di vino bianco e acqua fino a metà.
mettere il coperchio e cuocere a fuoco basso per circa mezz'ora, eventualmente aggiungendo acqua.

Napoli





omelette classica







l'omelette classica si fa con 2 uova per persona, sale, pepe, un pochino di acqua molto fredda.

sbattere poco, pochissimo, giusto il minimo per rompere i tuorli, aggiungendo l'acqua. se si sbatte troppo, non viene.

versare in padella in olio caldo (sarebbe preferibile usare il burro). muovere il tegame all'inizio girandolo da tutte le parti.

quando è quasi rappresa, ma non del tutto, spargere nel centro il ripieno desiderato, alzare il tegame da un lato oer far scivolare l'omelette, raccoglierne un lato e portarlo sul centro.
lo stesso dall'altro lato. la vera omelette dovrebbe essere piegata in 3.

spingere delicatamente sul centro con un cucchiaio perché si saldi.
i miei ripieni preferiti:
  • camembert ed erba cipollina tagliuzzata
  • prosciutto cotto a listarelle e caprice-de-dieux
  • funghi trifolati






ostriche crude al naturale







pulire le ostriche. tenendole ben salde con uno strofinaccio piegato in 4 o con il guanto metallico, forzare fra le due valve muovendo l'attrezzo apposito finchè non cedono. non c'è altro modo se non si è del mestiere.

buttare la conchiglia superiore facendo attenzione a non perdere il loro liquido. staccare delicatamente l'ostr
ica e rimetterla nella valva più concava.

disporle su un vassoio metallico coperto di insalata, e poi di ghiaccio tritato fine mischiato a sale grosso.

si servono con:
  • pane nero
  • burro salato
  • mezzo scalogno tritato finissimo e lasciato macerare nell'aceto rosso
  • pepe
  • limone
Vino: champagne, muscadet, sancerre

lo stile supremo.





insalata di puntarelle









tipica ricetta romana, antica e gustosissima











catalogna spigata, 1 o 2 cespi
ottimo olio extravergine d'oliva, aceto
sale, pepe, senape
acciughe dissalate
aglio fresco

la cosa più lunga è pulire i germogli. vanno staccati uno ad uno e tagliati all'altezza dove compare un foro interno. le foglie non si utilizzano in quest'insalata.

quindi si tagliano a striscioline e si mettono a bagno in acqua e ghiaccio per almeno 1 ora. in questo modo si arricciano e diventano croccanti.

pestare nel mortaio aglio fresco e acciughe dissalate, con un pò d'aceto di vino, aggiungendo l'olio poco a poco, fino a creare una crema. io aggiungo anche un pochino di senape che con la ricetta originale non c'entra niente, ma mi sembra che ci stia bene.
la ricetta prevede il mortaio, ma viene bene anche nel piccolo frullatore (mi spiace per i puristi).

si fa con l'aceto di vino, l'aceto balsamico (orgoglio della mia città) è un delitto e uno sperpero con questi sapori, benché l'abbia trovato su molte ricette.

togliere dal ghiaccio le puntarelle, asciugarle accuratamente, versarvi sopra il composto, una macinata di pepe nero, mescolare, e lasciar riposare per un'oretta.

omelette parmentier








la più famosa frittata francese.
il nome deriva da Antoine Parmentier, che, con l'appoggio di re Luigi XVI, cercò di diffondere la coltivazione della patata creando una piantagione di questo tubero vicino a Neuilly-sur-Seine.

il fascino







in un blog dove i sapori e il piacere sono così sentiti, ci vuole anche lui. per forza.

roast-beef







il vero roast-beef si fa tassativamente in forno. io però lo faccio così e devo dire che è davvero buono.

per 4 persone, serve un pezzo di roast-beef da 8 hg a 1 kg, legato accuratamente perché mantenga la forma.
purtroppo recentemente mi sono capitati diversi macellai, anche in macellerie "di lusso", che mi volevano appioppare il magatello perché "tutti chiedono quello".
il magatello si usa per fare il vitello tonnato. per fare il roast-beef, ci vuole il roast-beef, o la rosetta, o il controfiletto. 

insalata di arance







ingredienti:
1 arancia a persona (di tipo acidulo, assolutamente non dolce)
cipollotto rosso di tropea
finocchio maschio, barbine di finocchio
acciughe dissalate
sale, pepe di mulinello, olio extra-vergine di oliva
prezzemolo tritato

pelare accuratamente le arance , togliendo tutta la pellicina bianca, e recuperarne il succo.
montare il succo recuperato con ottimo olio d'oliva e sale.
  • io procedo così; taglio le due calotte e seguo con un coltello molto affilato la forma dell'arancia.
tagliare le arance a fette alte  meno di un centimetro, togliere eventuali semi, e disporle in un piatto.
tagliare il finocchio e il cipollotto a velo e disporli sulle arance.
aggiungere pezzettini di acciuga dissalata.

aggiungere l'emulsione di olio e arancio, il pepe, le barbine di finocchio. a piacere un pochino di prezzemolo tritato.
lasciare riposare 10'.
  • è un piatto che sembra strano, ma, una volta provato, non si abbandona più. è un ottimo accompagnamento per carni o pesci arrostiti.
  • è anche un ottimo antipasto per una cena importante.



spaghetti alla carbonara









i puristi inorridirebbero per la mia ricetta, però garantisco che è squisita.
ammetto però che non è la ricetta corretta: cosa siamo, in trentino? e allora cosa c'entra la pancetta affumicata????

in tutti i modi ultimamente sono state pubblicate e presentate in TV tante di quelle versioni di spaghetti alla carbonara che..... probabilmente ognuno la fa a modo suo ed è contento così.

ingredienti:
spaghetti o bucatini di grano duro di gragnano
aglio, salvia, pepe, sale grosso, olio extravergine di oliva
parmigiano-reggiano e pecorino romano in ragione di 2 a 1
uova, una a persona per 2 persone.  più 1 tuorlo per ogni persona in più.
pancetta affumicata, meglio se non già tagliata

soffriggere in olio extravergine di oliva uno spicchio d'aglio e la quantità desiderata di pancetta affumicata tagliata a striscioline. quando è quasi pronta, aggiungere 2 foglie di salvia. spegnere il fuoco.
nel frattempo, far bollire l'acqua,  tritare i formaggi e sbattere le uova senza farle montare.
cuocere gli spaghetti nell'acqua salata e, quando sono pronti, riaccendere il fuoco sotto la pancetta; scolarli, e girarli bene nel sugo della pancetta, aggiungendo una macinata di pepe di mulinello.
togliere dal fuoco, versare l'uovo, girare bene gli spaghetti, facendo attenzione ai tempi per non far solidificare troppo l'uovo. aggiungere il formaggio nella quantità desiderata, in 2 o 3 volte, sempre mescolando.