come racconta Sandro Bellei nel suo libro "Modena a tavola", un tempo, fino a non molto tempo fa, esistevano i "ranai", che di notte andavano sui fiumi a pescare le rane con un batuffolo di seta e il retino. ne prendevano moltissime, e le rane erano molto cucinate in tutto il nord Italia fino alla bassa modenese, si cucinavano anche i tortellini ripieni di rane, il risotto, gli stufati.
ora le rane non si trovano più nelle nostre acque, e bisogna accontentarsi di quelle surgelate.
per chi piacciono le rane, questo piatto è fantastico e golosissimo, e da mangiare tassativamente con le mani.
ingredienti:
rane surgelate
farina
sale, pepe
prezzemolo
olio extravergine, burro
limone
lasciar scongelare le rane tra due strofinacci (ci mettono molto tempo), poi asciugarle molto bene.
salarle e peparle, infarinarle: io metto in un sacchetto di plastica un bel pò di sale (le rane sono molto sapide), pepe, e farina setacciata, poi vi metto le rane, chiudo il sacchetto e lo scuoto per bene.
mettere in un tegamino piccolo per fritti (di ferro o di ghisa, comunque pesante e adatto alla frittura) almeno tre dita di olio extravergine di oliva, e friggere le rane a 5-6 alla volta, scuotendo prima accuratamente la farina in eccesso.
a 3/4 di cottura togliere le rane con una pinza e depositarle in uno scolapasta su carta assorbente.
preparare un padella larga e antiaderente con olio extravergine e burro, trasferirvi le rane e rosolare a fuoco vivace, scuotendo spesso la padella.
a cottura terminata, trasferire le rane fritte in un vassoio su carta assorbente, spruzzare con limone e spolverare con prezzemolo fresco tritato.
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