venerdì 2 marzo 2012

polenta incatenata







Rivisitazione di un'antica ricetta tradizionale della Lunigiana

pubblicata su "Civiltà della tavola contadina"
di Leo Codacci
e assaggiata nella antica e famosa Locanda "Cervia" di Nicola

ingredienti:
Farina gialla di granturco
Ottimo brodo
Fagioli borlotti
Cavolo nero
Cipolla
Patate
Olio d’oliva
Pancetta
Prezzemolo, rosmarino
Formaggio pecorino


Cuocere separatamente  i fagioli borlotti, il cavolo nero tagliato a striscioline, e le patate tagliate a cubetti, rosolare la cipolla tagliata per il lungo.
Preparare il brodo bollente e versarvi lentamente a pioggia la farina gialla.
Cuocere sempre mescolando per circa 40', come per una normale polenta, aggiungendo ogni tanto acqua calda se necessario.
A 10' dalla fine versarvi le verdure già pronte e continuare a mescolare..
Fare un soffritto con olio d’oliva, pancetta, rosmarino, prezzemolo, e aggiungerlo passandolo con un colino.
Versare in piatti fondi, aggiungendo all’ultimo momento una C di olio extravergine e una spolverata di pecorino. A piacere anche una macinata di pepe.
  • un tempo il brodo veniva preparato con l'osso di prosciutto.
  • nelle case "ricche" veniva aggiunta anche carne di miale, pezzi di cotechino, costine, etc.
  • è buonissima anche il giorno dopo, raffreddata, tagliata a fette, fritta o abbrustolita


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