Da La Scienza in cucina e l'Arte di mangiar bene
Di Pellegrino Artusi
Il pollo alla Marengo fu inventato lì per lì proprio alla battaglia di Marengo dal cuoco del primo console e dei generali, che, non sapendo cosa cucinare, rubò un pollo . Napoleone lo ebbe sempre nelle sue grazie perché gli ricordava quella vittoria.
Ingredienti:
Un pollo possibilmente ruspante
Burro
Olio d'oliva
Sale, pepe, noce moscata
Farina
Vino bianco secco
Brodo di carne
Limone
prezzemolo
Tagliare il pollo a pezzi abbastanza grossi.
Metterlo in tegame con olio e burro e farlo rosolare, condendolo con sale, pepe e noce moscata.
Quando i pezzi di pollo saranno rosolati, eliminare dal tegame l'unto, e gettarvi una cucchiaiata rasa di farina e un decilitro di vino bianco. Sfumare girando la farina sul pollo con un cucchiaio di legno.
Far riprendere calore, aggiungere brodo di carne caldo, e portare a cottura a fuoco lento e tegame coperto.
Appena prima di togliere dal fuoco, aggiungere un leggero trito di prezzemolo fresco .
Mettere in un vassoio di portata e spremervi sopra mezzo limone.
*****
ce n'è un'altra versione, tipica della grande cucina piemontese, con gli ingredienti della leggenda qui sotto:
La leggenda narra che una volta conclusa la battaglia, visto che Napoleone era solito non mangiare durante, il condottiero chiese al suo chef personale, Dunand, di preparargli la cena.
Colto alla sprovvista ed a corto di provviste a causa della lunga durata della battaglia, Dunand recuperò pochi ingredienti che evidentemente riuscì a combinare tra loro in modo geniale: uova, pomodori, gamberi di fiume, 1gallina starnazzante, qualche spicchio di aglio, dell’ olio e qualche pezzo del suo pane.
Pare che una volta gustato, questo piatto piacque così tanto al valoroso condottiero che ordinò allo chef Dunand di prepararglielo alla fine di ogni battaglia.
a me però piace molto di più la ricetta dell'Artusi. anche se meno nota, ma semplice e appetitosa.
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