sabato 25 febbraio 2012

Insalata nizzarda (salade niçoise)







Ingredienti:
Insalata lollo o gentilina o simili
Pomodori sodi da insalata,
Cipollotti
Aglio
Uova sode
Peperone rosso e giallo
Olive nere snocciolate
Tonno
Filetti d'acciuga
Olio extra-vergine
Pepe
Basilico
senape

Strofinare un'insalatiera con uno spicchio d'aglio fino a consumarlo.

Lavare e asciugare e tagliare a pezzi una piccola quantità di insalata.
Lavare, asciugare i pomodori. Togliere i semi e spolverizzarli di sale perché perdano l'acqua, e tagliare a tocchetti i pomodori.
Tagliare a fettine i cipollotti.
Rassodare le uova, raffreddarle, e tagliarle a fettine.
Lavare e asciugare i peperoni, pulirli, e tagliarli a fettine.
Tagliare a pezzi il tonno.
Dissalare e tagliare a pezzi le acciughe.

Riunire tutti gli ingredienti preparati nell'insalatiera agliata, e aggiungere le olive snocciolate e il basilico spezzettato.

Preparare un'emulsione con olio extra-vergine, sale, pepe nero e mostarda, e sbattere accuratamente. Versare sull'insalata, mescolare, e mettere in frigo a riposare.

polpo con le patate






 Ingredienti:
Polipo
Patate
Aglio
Prezzemolo
Olio extra-vergine dì oliva
Sale
Pepe

Ci sono tantissime teorie sulla cottura del polpo.
Si dice che appena pescato vada sbattuto con forza per terra per ammorbidirlo, oppure che vada messo in freezer prima di cuocerlo, oppure che vada cotto con un tappo di sughero nella pentola.
Si dice anche che vada per 3 volte gettato nell'acqua bollente e poi passato nell'acqua fredda, per farlo diventare tenero.

Ci sono moltissime teorie e moltissime credenze popolari, in ogni caso è necessario cuocerlo in poca acqua.
io lo metto nella pentola a freddo, controllo la cottura con uno stecchino, e lo lascio raffreddare nella sua acqua.
Quando l'acqua è tiepida, togliere se si desidera i tentacoli e tagliare il polipo a fettine.
Condirlo con ottimo olio extra-vergine, sale, pepe, e aglio e prezzemolo tritati. Mescolare bene e lasciar riposare.

Pulire le patate, tagliarle a tocchetti, lavarle, e cuocerle a vapore.
Quando le patate sono fredde, aggiungerle al polpo e mescolare bene, aggiungendo se servono olio e prezzemolo.

calamari ripieni






 Ingredienti:
Calamari o totani
Aglio
Prezzemolo
Timo, maggiorana, basilico
Pane grattato
1 uovo
Latte
Sale, pepe

Pulire i calamari, vuotandoli bene all'interno, ma lasciandoli interi per poterli riempire.
Staccare i tentacoli, tagliare gli occhi e togliere il becco.
Tritare finemente i tentacoli nel frullatore, e aggiungervi un po’ di pangrattato ammollato nel latte, sale, pepe, un uovo.
Tritare mezzo spicchio d'aglio e prezzemolo, aggiungervi un po’ di timo (pochissimo), un po’ di maggiorana e di basilico. Aggiungere gli aromi al trito e mescolare bene.
Riempire le sacche dei calamari con il trito per mezzo di un cucchiaino o di un cache-pot, e chiuderle con uno stuzzicadenti.
Disporli uno di fianco all'altro in una pirofila, aggiungere un filo d'olio e un po’ di vino bianco, e infornare  a 180° per 20' circa.
Estrarre dal forno, spolverare con aglio e prezzemolo tritati, e rimettere in forno qualche minuto.

peperoni grigliati







 Ingredienti:
Peperoni, rossi, verdi, soprattutto gialli
Olio extra-vergine di oliva
Sale, pepe di mulinello
Acciughe sotto sale
Capperi di Pantelleria sotto sale
Aglio
Origano
Prezzemolo

Lavare i peperoni e appoggiarli sulla carta da forno in una pirofila o direttamente sulla placca.
Accendere il grill del forno e disporvi sotto i peperoni. Girarli ogni 5' con una pinza.
In alternativa, cuocerli su una griglia.

Quando sono abbrustoliti, mettere ogni peperone in un sacchetto di carta, e poi in un altro, e lasciar raffreddare.
In questo modo, quando saranno freddi, sarà semplicissimo togliere la pelle, basterà metterli sotto l'acqua fresca. Nello stesso modo, tagliarli con le mani per ottenere delle falde, e pulirli perfettamente dai semi e dalla parte bianca.
Metterli a sgocciolare su un telo.

Quando sono asciutti, disporli in un piatto e condirli con sale, pepe, e ottimo olio di oliva. Mescolare e lasciar riposare 5'.

Aggiungere aglio tritato finemente, origano, capperi piccoli accuratamente dissalati, acciughe dissalate e tagliate a pezzettini.
Mescolare nuovamente, aggiungendo altro olio se serve.
Far riposare 30' in frigorifero.

Estrarre dal frigorifero, e disporre le falde condite su un vassoio da portata, aggiungendo una spolverizzata di prezzemolo fresco tritato.

È un ottimo accompagnamento agli antipasti e alle carni grigliate.

tartare









* mi scuso per la foto, si è rotto l'uovo!!! la cambierò appena possibile.

Il nome deriva dalla leggenda secondo la quale il popolo nomade dei tartari originari dell'Asia centrale non avendo tempo per cucinare ponevano la carne sotto le selle dei propri cavalli per trovarla ammorbidita al momento del pasto.[2]
La bistecca alla tartara si diffuse nella Russia Zarista e fu molto apprezzata dai marinai di Amburgo. È probabilmente l'antenata dei moderni hamburger.[3]

 Ingredienti:
Filetto o controfiletto di manzo
Sale, pepe
Olio extravergine
limone
Cognac , Salsa Worcester 
Senape , Pasta d'acciughe
Cetriolini, Capperi
Prezzemolo, Aglio, Cipollotto dolce
Un uovo a testa, facoltativo 



Il filetto, o controfiletto, circa 300 gr a persona, va tassativamente tritato a coltello, non va macinato. Si trita con un coltello pesante (meglio ancora con 2), dopo averlo accuratamente sgrassato e pulito dai nervetti.
E' un piatto che va preparato lentamente al momento di servire, assaggiando ad ogni aggiunta di nuovi ingredienti. 

Tritare separatamente:
-Prezzemolo
-Aglio
-Cipollotto
-Capperi dissalati
-Cetriolini
Spremere un limone.
Mettere in un contenitore da insalata la carne ben tritata, e versarvi sopra un po’ d'olio, mescolare.
Aggiungere un po’ di limone spremuto, mescolare. Continuare così per tutti gli ingredienti, prima la senape e la pasta d'acciughe, poi un goccio di cognac, poi 2 gtt di Worcester.
Volendo aggiungere anche 2 gocce di soia o di aceto balsamico.
Controllare il sapore per aggiungere olio o limone.
Aggiungere un cucchiaino di senape ed uno di pasta d'acciughe. Mescolare. Assaggiare.
Aggiungere uno alla volta (tenendone da  parte una piccola quantità per disporli nei piatti):
capperi, cetriolini, cipollotto, aglio.
Terminare con prezzemolo, sale, pepe. 
Una volta ben amalgamato il tutto, formare delle palle da disporre nei piatti.
Schiacciarle, e creare un incavo al centro.
Aprire un uovo per ogni tartare e inserire solo il tuorlo nell'incavo creato.
Disporre in ogni piatto, attorno alla tartare, un pò di prezzemolo, cipollotto, capperi, cetriolini, perchè ogni commensale possa correggerla a suo gusto.
Terminare con una spolverata di prezzemolo.
Sale, pepe, olio, limone, senape, in tavola.



spaghetti di mare






Ingredienti:
Spaghetti o linguine
Vongole veraci, cozze, frutti di mare a scelta
Totanetti, calamari, gamberetti, mazzencolle, scampi, canocchie, a scelta (tutto di piccola dimensione)
Prezzemolo fresco, aglio
Olio extra-vergine di oliva
Vino bianco secco
Foglie di sedano
Farina
Pepe o peperoncino secco o tabasco
Pepe nero in grani
un pomodoro non troppo maturo 

Vino consigliato: Vermentino di Luni, Fiano di Avellino, etc 
  

Almeno 2-3 ore prima mettere le vongole a spurgare in acqua fredda con un pochino di sale grosso, per far perdere loro la sabbia contenuta tra le valve.
Cambiare l'acqua almeno due volte. Dopo la prima volta non mettere più sale, altrimenti rilascerebbero in cottura un acqua troppo salata. Se ogni tanto le si scuotono, eliminano molta più sabbia.
Fare lo stesso con altri tipi di conchiglie.
Pulire le cozze strofinando violentemente i gusci tra di loro, e togliere il filamento.
Pulire i calamari, le mazzencolle, etc. togliendo le teste e praticando un taglio sulla corazza.
Per le canocchie è necessario tagliare anche le zampine. È opportuno eliminare anche il filo addominale nei gamberi e negli scampi.
Mettere in una piccola casseruola le teste dei crostacei con poca acqua, un po’ di vino bianco, qualche grano di pepe, 2 foglie di prezzemolo e di sedano, e far cuocere mezz'ora per ottenere un brodo.
Mettere le vongole e le cozze in un tegame con un goccio di vino bianco, aglio, olio, prezzemolo tritato, mettere il coperchio e cuocerle qualche minuto a fuoco vivo finché non si sono aperte tutte. Altri frutti di mare, ad esempio le "noci", hanno un tempo di cottura più lungo e vanno cotti separatamente.
 Recuperarle e scartare i gusci, tenendone qualcuna intera per guarnizione.
Far passare il liquido emesso dalle vongole e dalle altre conchiglie attraverso un colino molto fine o attraverso una tela per eliminare ogni traccia di sabbia, ed assaggiarne il sapore: se non è troppo salato, verrà usato per terminare gli spaghetti. Preparare nel frattempo l'acqua per la pasta.
Cuocere in un padellino con un po’ dì olio extra-vergine ed uno spicchio dì aglio schiacciato, un tipo alla volta, totanetti, scampetti, etc. i gamberetti vanno tenuti per ultimi, e corretti sul fuoco con un po’ di cognac, perché spesso non sono perfetti.
Filtrare con un colino il brodo delle teste, premendo pianissimo sui rimasugli con un pestello per estrarre tutti i succhi. non esagerare perchè altrimenti rilascierebbe un gusto amaro.
Mettere in una larga padella un po’ d'olio extra-vergine d'oliva e uno spicchio d'aglio schiacciato. Appena avrà preso dadolata colore, aggiungere un pochino di prezzemolo tritato (e un po’ di peperoncino se si desidera), e sfumare con il vino bianco.
Spolverare con una minima quantità di farina (un pizzichino) e aggiungere un po’ di sugo dei frutti di mare. Eliminare l'aglio.
Buttare gli spaghetti nell'acqua bollente NON SALATA, e toglierli a metà cottura, tenendo da parte mezzo litro di acqua di cottura (questa ricetta viene "risottata").
Mettere gli spaghetti nella padella del sugo con coperchio e a fuoco vivo, girando molto spesso e aggiungendo di continuo l'acqua delle conchiglie e il brodo delle teste, e, se serve, l'acqua di cottura, fino a che non saranno cotti.
Terminare con un battuto a crudo di aglio e prezzemolo, una macinata di pepe (se non si è usato il peperoncino), una fine di pomodoro, e un giro di olio extra-vergine.








spaghetti ai pomodori verdi






Da "Grandi paste con verdura", speciale di Sale & Pepe

Ingredienti:
Spaghetti
Pomodori verdi sardi, o di altro tipo costoluto verde e sodo
Basilico
Aglio
Pecorino piccante, romano o sardo
Olio extra-vergine
Pepe
Lavare i pomodori, togliere i semi, e tagliarli a fettine.
Disporli su una carta da forno appoggiata sulla placca del forno.
Condirli con olio extra-vergine, e 2 spicchi di aglio tritati finemente
Cuocerli a bassa temperatura (110°) per un'oretta. Dopo di chè aggiungere il pecorino grattugiato grossolanamente e rimettere in forno per un'altra mezz'oretta.
Tenere in caldo.
(volendo si possono cuocere i pomodori al grill per 10', ma non è consigliabilie, vengono più secchi)

Cuocere gli spaghetti in acqua bollente salata, scolarli e metterla in una terrina.
Aggiungere i pomodori e mescolare accuratamente.
Aggiungere ancora pecorino grattugiato, e abbondanti foglie di basilico spezzettate.
Completare con pepe nero di mulinello e un giro di olio extra-vergine a crudo.



spaghetti alle vongole in bianco










Ingredienti:
Spaghetti o linguine
Vongole veraci
Prezzemolo fresco, aglio
Olio extra-vergine di oliva
Vino bianco secco
Farina
Pepe o peperoncino secco o tabasco
(un pomodoro non troppo maturo)

La ricetta è la medesima per vongole, vongole veraci, arselle, patelle, e quasi tutti i molluschi. 
Almeno 2-3 ore prima mettere le vongole a spurgare in acqua fredda con un pochino di sale grosso, per far perdere loro la sabbia contenuta tra le valve.
Cambiare l'acqua almeno due volte. Dopo la prima volta non mettere più sale, altrimenti rilascerebbero in cottura un acqua troppo salata. Se ogni tanto le si scuotono, eliminano molta più sabbia. 
Mettere le vongole in un tegame con un goccio di vino  bianco, aglio, olio, prezzemolo tritato, mettere il coperchio e cuocerle qualche minuto a fuoco vivo finché non si sono aperte tutte. 
Recuperarle e scartare i gusci, tenendone qualcuna intera per guarnizione.
Far passare il liquido emesso dalle vongole attraverso un colino molto fine o attraverso una tela per eliminare ogni traccia di sabbia, ed assaggiarne il sapore: se non è troppo salato, verrà usato per terminare gli spaghetti.
Prenderne una piccola parte e montarla con un goccio d'olio extravergine per ottenere un'emulsione.
Preparare nel frattempo l'acqua per la pasta. 
Mettere in una larga padella un po’ d'olio extra-vergine d'oliva e uno spicchio d'aglio schiacciato. Appena avrà preso colore, aggiungere un pochino di prezzemolo tritato (e un po’ di peperoncino se si desidera), e sfumare con il vino bianco.
Spolverare con una minima quantità di farina (un pizzichino) e aggiungere un po’ di vongole e un po’ di sugo delle vongole. Eliminare l'aglio. Buttare gli spaghetti nell'acqua bollente NON SALATA, e toglierli a metà cottura, tenendo da parte mezzo litro di acqua di cottura (questa ricetta viene "risottata") 
Mettere gli spaghetti nella padella del sugo di vongole con coperchio e a fuoco vivo, girando molto spesso e aggiungendo di continuo l'acqua delle vongole e l'acqua di cottura, fino a che non saranno cotti. In ultimo aggiungere  il liquido montato.

Terminare con un battuto a crudo di aglio e prezzemolo, un giro di pepe (se non si è usato il peperoncino), se si desidera una dadolata fine di pomodoro, e un giro di olio extra-vergine. 
Vino consigliato: Vermentno di Luni, Fiano di Avellino, etc 



gratin di patate





GRATIN DI PATATE ALLA FERNAND POINT
(veritable gratin dauphinois)

Fernand Point, nel suo ristorante La Pyramide, a Vienne, nella regione di Lione, è stato il maestro dei  maggiori chef della attuale cucina francese

Ingredienti per 4 persone:
Patate non farinose 1 kg
Aglio
Sale, pepe.
Burro
Uova, 2
Latte 40 cl
Doppia panna 1ctav

Sbucciare lavare asciugare e tagliate a fette sottili le patate.
Prendere una pirofila da forno GRANDE (le patate dovranno stare in un solo strato) e strofinarla con l'aglio. Aggiungere una presa di sale. Imburrarla, oppure oliarla se si preferisce.
Disporre le patate in fila leggermente sovrapposte.
Condirle con sale e pepe.
In una ciotola, sbattere 2 uova, il latte, e la panna. Versare questo composto sulle patate. (In questa ricetta il formaggio non va bene).
Aggiungere qualche fiocchetto di burro, e cuocere sul fornello a fuoco molto basso per 15'.
Aggiungere altro burro a fiocchetti. Passare nel forno già scaldato a 180° per 40'.


aubrezia-aubretia hybrida coltorum







minestra di lenticchie








Ingredienti:
Lenticchie di Castelluccio
Cipolla bianca o gialla, ma anche scalogno
Prezzemolo fresco
Aglio fresco
Olio extravergine d'oliva Fratelli Carli
pepe nero da macinare

brodo di carne (se manca, basta un dado. io uso il pregevolissimo Brodo Svizzero (Brodo Squisito Camoscio, costa 5 volte di più di un dado normale, ma vale 5 volte di più: ci si possono quasi cuocere i tortellini)

tubetti rigati
questi sono dell'antico pastificio Benedetto Cavalieri, rinomato metodo del 1918,  Maglie in Terra d'Otranto, pasta di semola di grano duro lavorata ed essiccata con metodo delicato. straordinari. veramente superiori.


l'olio è l'eccellente olio extravergine di oliva dei Fratelli Carli

Le lenticchie non hanno bisogno di ammollo.

Preparare in un tegame un battuto di cipolla tritata fine (o scalogno) e farlo appassire.
Sciacquare le lenticchie, metterle nel tegame, e aggiungere acqua sufficiente a coprirle. Farle cuocere a fuoco basso. se proprio si è di fretta, si può usare la pentola a pressione
Quando sono cotte, passarne una minima quantità col frullatore ad immersione, e aggiungere un po’ di dado o di brodo di carne per insaporirle.
Se lo si desidera, si può aggiungere una minima quantità di farina per addensare la minestra.
Cuocere i tubetti rigati nella lenticchie.
Se serve, aggiungere brodo, ma questa minestra deve risultare molto densa.

Mentre cuociono, tritare finemente un pezzo d'aglio fresco e un bel po’ di prezzemolo fresco.
Quando la minestra è pronta, versarvi il prezzemolo con l'aglio, mescolare, e togliere dal fuoco senza far cuocere il prezzemolo. 
Servire con un giro d'olio extravergine e una macinata di pepe nero di mulinello.



calendula-Calendula officinali L. coltivata






maccheroni alla carbonara, altra versione





Un'altra versione della carbonara.
Questo è l'anno della carbonara e si sente di tutto. Tanti chef discutono sulla ricetta esatta.

c'è chi sostiene che la carbonara è stata inventata dai Carbonari, in una zona tra il Lazio e l'Abruzzo, e che addirittura veniva preparata la sera prima e mangiata poi fredda direttamente con le mani.
Io rimango della mia idea che l'hanno inventata per puro caso i militari americani sbarcati in Lazio, perché me l'ha insegnato un grande, oggi purtroppo scomparso, dell'Accademia Italiana della Cucina. (vedi "spaghetti alla Carbonara")

Mi sembra anche molto più probabile. Troppo facile far risalire "la carbonara" ai "carbonari".

ingredienti:
maccheroni (oggi sostituti da spaghetti o bucatini)
Un uovo intero a persona (2 uova per 2  persone e, a seguire, 1 tuorlo a testa)
Pecorino romano (oppure metà pecorino e metà parmigiano)
Pancetta affumicata (oggi si usa molto la pancetta affumicata ma è un'eresia gastronomica per questo piatto, si dovrebbe usare il guanciale)
aglio, salvia
Pepe
olio extravergine



Rosolare in una larga padella con poco olio extravergine la pancetta affumicata (il guanciale) tagliata a striscioline sottili, insieme a uno spicchio d'aglio e a due foglie di salvia. entrambi verranno eliminati appena avranno rilasciato il sapore.
Quando è cotta, toglierla dal tegame e disporla su una carta assorbente.
Eliminare dal tegame l'unto in eccesso.

Sbattere in un contenitore un uovo intero a testa, mescolare bene.

Cuocere i maccheroni in abbondante acqua salata, scolarli, e versarli nella padella.
Accendere il fuoco e girare bene perché "prendano" il fondo rimasto.
Aggiungere la pancetta rosolata, quindi l'uovo sbattuto, e mescolare finchè questo comincia a rapprendersi. 
Spegnere immediatamente il fuoco. attenzione, non deve diventare una frittata, c'è un punto di cottura particolare, l'uovo non è liquido e non è rappreso.

Grattarvi sopra il pecorino romano e mescolare bene. pepare.

se invece si usa una padella che trattiene molto il calore, procedere diversamente:
versare nella padella calda la pasta e mescolare bene per far assorbire l'unto della pancetta.
togliere dal fuoco, aspettare un attimo.
versare in padella le uova sbattute e mescolare bene.
aggiungere il formaggio continuando a mescolare. se si secca troppo aggiungere un goccio d'acqua della pasta.
pepare.


aster- astro settembrino